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La geografia

La geografia

Un Arcipelago Unico nell’Oceano Indiano

Le Maldive sono un vasto arcipelago situato nell’Oceano Indiano, composto da circa 1.190 isole coralline distribuite tra 26 atolli naturali, di cui 20 con riconoscimento amministrativo. Determinare il numero esatto di isole è difficile, poiché molte si modificano nel tempo: alcune si fondono, altre si dividono, e lingue di sabbia e affioramenti corallini appaiono e scompaiono a seconda delle maree e delle correnti. Se si considerassero anche queste formazioni temporanee, il conteggio potrebbe facilmente superare le 2.000 isole.

Di queste, solo circa 200 ospitano insediamenti permanenti, mentre oltre un centinaio sono dedicate esclusivamente al turismo. La maggior parte delle isole ha dimensioni ridotte, tanto che è possibile percorrerle a piedi in pochi minuti. Il territorio delle Maldive è quasi interamente pianeggiante, con un’altitudine massima che non supera i tre metri sul livello del mare. Questo le rende particolarmente vulnerabili all’erosione costiera, un fenomeno naturale che modifica continuamente le spiagge. Durante alcune stagioni, ad esempio, intere porzioni di sabbia possono spostarsi da un lato all’altro di un’isola, costringendo i resort a trovare soluzioni per proteggere le coste.

Il termine "atollo" deriva dalla lingua maldiviana, il dhivehi, dove atholhu descrive una formazione corallina che racchiude lagune e barriere coralline, interrotte da passaggi naturali che collegano l’oceano aperto agli ecosistemi interni. L’origine di queste strutture è ancora oggetto di studio. Nel XIX secolo, Charles Darwin ipotizzò che gli atolli si fossero formati a seguito dello sprofondamento di antichi vulcani, sui cui bordi i coralli si sono sviluppati nel corso di milioni di anni. Sebbene questa teoria sia stata ampiamente accettata, un’altra ipotesi, proposta da Hans Hass, suggerisce che le barriere coralline si siano sviluppate su catene montuose sommerse, creando nel tempo le caratteristiche formazioni ad anello.

L’evoluzione geologica delle Maldive è ancora un mistero, ma è proprio questa mutevolezza a rendere l’arcipelago così affascinante. Navigando tra le sue acque, non è raro imbattersi in isole sconosciute, prive di nome e assenti dalle mappe, dove la natura regna incontrastata. Molte di queste isole appartengono al governo locale e vengono affittate alle famiglie maldiviane. L’accesso per i turisti è regolamentato: per visitarle è necessario ottenere un permesso, al fine di preservare così l'equilibrio tra vita tradizionale e turismo alle Maldive.

Fuso orario

Fuso orario

Orario di Malé e Differenze nei Resort

A Malé, la capitale delle Maldive, il fuso orario è avanti di quattro ore rispetto all’Italia durante l'ora solare e di tre ore durante l'ora legale. Tuttavia, non tutte le isole seguono lo stesso orario. Alcuni resort alle Maldive e villaggi turistici adottano un fuso orario differenziato, spostando l’orologio di una o due ore in avanti rispetto a Malé. Questa scelta, pur non essendo ufficiale, è ampiamente diffusa tra le strutture turistiche e offre agli ospiti numerosi vantaggi, come tramonti più tardivi e un’esperienza più rilassante. Il vantaggio di questo orario modificato è che permette agli ospiti di sfruttare al meglio le ore di luce naturale, dando l'impressione che la giornata si allunghi, senza modificare effettivamente la durata del giorno. Questo fa sì che i visitatori possano godere di più tempo da trascorrere sulla sabbia bianca delle spiagge delle Maldive e nelle acque cristalline dell’oceano.

Normative Doganali

Normative Doganali

Cosa Puoi Portare e Cosa È Vietato

Alle Maldive, è permesso introdurre un massimo di 200 sigarette esclusivamente per uso personale. Tuttavia, l’importazione di alcolici, stupefacenti, sostanze psicotrope, carni e derivati di suino, droghe, materiale pornografico, fucili subacquei, armi, munizioni ed esplosivi di qualsiasi genere è categoricamente vietata. Anche la distribuzione di opuscoli, volantini, libretti o pubblicazioni che diffondano una religione diversa da quella locale non è consentita. Per coloro che devono trasportare medicinali specifici, è necessario avere un certificato medico tradotto in inglese.

Al momento del rientro in Italia, è fondamentale ricordare che è severamente proibito esportare madrepore, coralli, conchiglie e sabbia, sia raccolti in mare che sulle spiagge. Tuttavia, nei negozi di Malé o nei villaggi di pescatori, è possibile acquistare le conchiglie Maldive più comuni, fatta eccezione per il “tritone”.

Il clima

Il clima

Temperature, Stagioni e Periodo Migliore per Visitare le Maldive

La temperatura alle Maldive rimane stabile durante tutto l’anno, oscillando tra 29 e 32°C di giorno e tra 25 e 26°C durante la notte. Il clima è caratterizzato da due stagioni principali, determinate dall'influenza dei venti monsonici. Il monsone Hulhangu, proveniente da sud-ovest, soffia da maggio a novembre, portando un clima umido con frequenti precipitazioni, talvolta intense e persistenti. Durante questo periodo, il mare può risultare mosso e i venti più forti. Il monsone Iruvai, che soffia da nord-est da dicembre ad aprile, porta un clima generalmente più asciutto, con giornate soleggiate e occasionali rovesci di breve durata.

Il periodo ideale per visitare le Maldive, che coincide anche con la stagione turistica alta e i prezzi più elevati, va dalla seconda settimana di gennaio fino a metà aprile. Durante il resto dell’anno, il clima può essere variabile, con piogge alternate a giornate di sole. Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, la distinzione tra la stagione secca e quella umida è diventata meno marcata. Per questo, non è raro trovare qualche giornata di pioggia anche durante la stagione secca o periodi prolungati di sole nella stagione delle piogge. Essendo situate vicino all'equatore, le Maldive godono di circa 12 ore di luce al giorno, con il tramonto che avviene intorno alle 18:00. Per sfruttare al meglio le ore di sole, molti resort alle Maldive adottano un fuso orario interno, spostando l'orologio avanti di un'ora rispetto a Malé.

Quando pianifichi il tuo viaggio, considera le tue esigenze e preferenze, ma preparati ad affrontare un clima tropicale che può essere imprevedibile. La temperatura dell’acqua si mantiene costante tra 28 e 30°C. Il periodo ideale per le immersioni, quando la visibilità è migliore, va da novembre a marzo. Negli altri mesi, la visibilità può ridursi a causa della presenza di plancton trasportato dalle correnti.

Per gli amanti degli sport acquatici e della vela, i mesi migliori per praticarli vanno da ottobre a gennaio, quando i venti sono più costanti.

Popolazione e cultura

Popolazione e cultura

Demografia, Lingua e Storia

Le Maldive contano circa 395.000 abitanti, con circa 85.000 residenti nella capitale Malé. La popolazione è composta da circa 229.000 uomini e 166.000 donne, con un'aspettativa di vita media di 72 anni per gli uomini e 77 anni per le donne. Circa il 35% delle isole abitate ospita meno di 500 persone, evidenziando la frammentazione demografica su un vasto arcipelago.

L'origine del popolo maldiviano rimane avvolta nel mistero, ma si sa che le isole furono abitate oltre 3.000 anni fa. I primi coloni provenivano dal sud dell'India e dallo Sri Lanka, seguendo antiche rotte commerciali, e nei secoli entrarono in contatto con popoli dall'Africa orientale e dai Paesi arabi. Questa mescolanza culturale ha dato vita a una popolazione dalla fisionomia variegata, con tratti somatici che ricordano quelli indiani, cingalesi, arabi e africani. Il popolo maldiviano è conosciuto per la sua ospitalità e cordialità, creando un'atmosfera accogliente e amichevole per i visitatori. Il legame profondo con la natura e il mare rende facile per i turisti sentirsi a proprio agio nelle Maldive. La lingua ufficiale delle Maldive è il dhivehi, un idioma che presenta influenze arabe e indostane e che può variare leggermente nella pronuncia e nel vocabolario da un atollo all'altro. Il dhivehi è utilizzato negli uffici amministrativi e nella vita quotidiana. L'inglese, ampiamente diffuso nelle Maldive, è insegnato nelle scuole e parlato dalla maggior parte della popolazione, soprattutto a Malé e nei villaggi di pescatori, facilitando la comunicazione con i turisti. Nei resort turistici, oltre all'inglese, è comune trovare personale che parla anche altre lingue, come italiano, francese, tedesco e giapponese, per rendere l'esperienza turistica ancora più comoda e accessibile.

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